Cambiamenti in vista con il piano nazionale Industria 4.0 che prevede l’innalzamento del bonus fiscale dal 25% al 50% su spese in Ricerca e Sviluppo superiori alla media del triennio 2012-2014.

Il Ministero dello Sviluppo Economico punta a rilanciare il Credito d’imposta per gli investimenti in Ricerca e Sviluppo con un intervento nella prossima Legge di Stabilità da presentare al Parlamento entro ottobre. Benefici per investimenti effettuati già nel 2017, con impatto fiscale nel 2018 per le imprese che investono in ricerca, sviluppo e innovazione.

L’intervento allo studio prevede però due importanti novità per il bonus ricerca: la prima è l’aumento del limite di credito massimo per beneficiario da 5 a 20 milioni annui, quindi è quadruplicato; la seconda prevede che l’aliquota salga al 50% per tutte le tipologie di spesa, mentre l’attuale sistema è differenziato.

Ma che cos’è il Credito d’imposta per la Ricerca & Sviluppo?

Le imprese che effettuano investimenti in ricerca e sviluppo avranno la possibilità – per gli anni 2015, 2016, 2017, 2018 e 2019 – di ottenere un’agevolazione fiscale, sotto forma di credito d’imposta.

Chi ne può beneficiare?

Tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano nonché dal regime contabile adottato, che effettuano in investimenti in attività di ricerca e sviluppo. Sono destinatari del credito d’imposta anche i consorzi e le reti d’impresa che effettuano l’attività di ricerca, sviluppo e innovazione.

Spese ammissibili

  • Costi relativi al personale “altamente qualificato”
  • Spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti e attrezzature di laboratorio impiegate nei progetti di ricerca
  • Spese relative a contratti di ricerca stipulati con università, enti di ricerca e organismi equiparati, e con altre imprese
  • Competenze tecniche e privative industriali relative a un’invenzione industriale o biotecnologica

Come si calcola

Il meccanismo di calcolo del credito d’imposta è di tipo incrementale: spetta sulle spese sostenute in ciascun periodo di imposta agevolato in eccedenza rispetto alla media dei medesimi investimenti realizzati nei 3 periodi imposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre 2015 (quindi, con riferimento ad una media “fissa” relativa al 2012, 2013 e 2014 per i “solari”), ovvero dalla costituzione se questa è avvenuta da meno di tre anni.

Il credito d’imposta spetta fino a un importo massimo annuale di 5 milioni per ciascun beneficiario ed è riconosciuto a condizione che la spesa complessiva per investimenti in ricerca e sviluppo effettuata in ciascun periodo d’imposta in relazione al quale si intende fruire dell’agevolazione ammonti almeno a 30.000 euro.

 Come usufruire del bonus

L’agevolazione ha carattere automatico: per ottenerla non occorre un’autorizzazione, ma è sufficiente indicarla nella dichiarazione dei redditi.

Il bonus è utilizzabile esclusivamente in compensazione con modello F24 dal periodo d’imposta successivo a quello in cui i costi sono stati sostenuti.

 

Contatta i consulenti Finsystem srl che ti seguiranno nella preparazione della documentazione necessaria per richiedere l’agevolazione fiscale 0575.520494 – info@finsystemsrl.it

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